19° Congresso Nazionale UIF

Gasperina (CZ) 30.4 - 4.5.2008

Le escursioni

 

Museo Musmi e Parco Internazionale della scultura di Catanzaro

Il MUSMI, museo storico provinciale Brigata Catanzaro, nasce dalla volontà di lasciare aperta una finestra sul passato. Sugli eventi lontani e romantici dell’epoca napoleonica e risorgimentale, e su quelli più recenti e terribili delle due guerre mondiali.Lo stesso è ubicato all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea, frutto del lavoro e della determinazione del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro Michele Traversa, tra l’altro padre di entrambe le iniziative.Una visita al museo è così l’occasione per rivivere, attraverso immagini, cimeli, armi e divise, centocinquant’anni di storia. Affascinanti le corazze, ricchi i cimieri e rilucenti le sciabole del periodo napoleonico. Dunque un’esposizione di grande interesse per studiosi e appassionati di storia e un’importante occasione didattica per i nostri giovani all’interno di uno scenario di grande suggestione, il Parco della Biodiversità Mediterranea. Una vegetazione rigogliosa che si estende per oltre 60 ettari, fa da cornice alle tante attività dedicate allo svago e a proposte culturali di grande respiro. Un bel teatro all’aperto, una preziosa collezione di sculture contemporanee di qualità internazionale e, appunto, il nuovo museo storico provinciale, accrescono e completano un parco che merita di essere annoverato tra i più belli di tutto il paese.Questo scenario straordinario,caratterizzato dall'antica città greca di Skylletion,ogni anno ospita alcuni dei maggiori protagonisti della scena internazionale.Sino ad ora sono stati coinvolti con specifici progetti installativi,Stephan Balkenhol,Tony Gragg,Wim Delvoye,Jan Fabre,Antony Gormely,Mimmo Paladino e Marc Quinn. A rendere unico il progetto non è solo il suo rilievo culturale e la sua specificità,ma anche il fatto che "Intersezioni" ha dato vita ad un Parco Internazionale della Scultura,il primo del meggiogiorno,con la collacazione permanente di 17 opere all'interno di un'area verde di 13 ettari nel cuore di Catanzaro.

 

 

Il Museo storico militare Musmi (foto Matteo Savatteri)

 

La scultura "Cast Glances" di Tony Gragg (Foto Matteo Savatteri)

 

"Concrete mixer" di Wim Delvoye (Foto Matteo Savatteri)

 

 

 "Seven Times" di Antony Gormley (Foto Matteo Savatteri)

 

 "Seven Times" di Antony Gormley (Foto Matteo Savatteri)

 


Tiriolo

Tiriolo è una splendida cittadina di circa 4000 abitanti, posta a quasi 700 m. sul livello del mare. Le case arroccate come in un presepio costituiscono la parte "vecchia" del paese, mentre le case che si estendono ai piedi del colle la parte nuova, incastonata come un prezioso diamante tra il suo monte della presila e le valli ai lati, è praticamente abbracciata dal sole, dall' alba al tramonto, quando è possibile ammirare dalla sua esclusiva vista dei "due mari" uno splendido paesaggio ricco di colori e giochi di luce. Dalla sua particolare posizione geografica è possibile godere della vista contemporanea del mare Jonio e del mar Tirreno, nonché (a occhio nudo e distintamente) le isole eolie e i due vulcani Stromboli e l' Etna. Ricca di una storia antica ancora percettibile negli usi e costumi, Tiriolo vanta di un tesoro archeologico di grande interesse non ancora del tutto scoperto. Sul colle abitato di Tiriolo si erige il centro storico del paese, costituito da un agglomerato fitto di case appoggiate e intersecate una con l' altra a formare numerosi e complessi vichi, a volte larghi a malapena il passaggio in un solo uomo. Sono frequenti anche archi di collegamento fra le due costruzioni opposte, sui quali sono costruite camere abitabili. La costruzione "intima" di queste case sono uno specchio di una società antica ma ancora presente, dove i rapporti umani sono molto più caldi sinceri e altruistici, dove il buon vicinato e il rispetto e aiuto reciproco sono alla base di una convivenza serena ed appagante.All' occhio tutto questo si traduce in una composizione armonica coerente e omogenea, dove ogni particolare costruttivo e decorativo sembra completare un quadro altrimenti incompleto, quadro colorato di tinte calde e rassicuranti, dove il tempo sembra piacevolmente fermarsi, e il cuore rinfrancarsi con degli istanti interminabili di serenità.A Tiriolo i convegnisti,insieme all'Assessore alla Cultura Luigi Guzzo,al Presidente della Pro-Loco Giovanni Paone,allo storico Domenico Montuoro ed all'archeologo Tommaso Leone,hanno potuto visitare il centro storico e le caratteristiche botteghe artigiane oltre al museo del costume calabrese ed all'antiquarium civico.
 

 

Panorama di Tiriolo

 

Per le strade di Tiriolo (Foto Matteo Savatteri)

 

La lavorazione della lana al telaio (Foto Matteo Savatteri)

 

 

 

La "Pacchiana",tipico costume calabrese e museo del costume (Foto Matteo Savatteri)

 

Antichi costumi ed attrezzi di lavoro (Foto Matteo Savatteri)

 

Museo antichi costumi della Calabria (Foto Matteo Savatteri)

 

I convegnisti nella Piazza centrale di Tiriolo (Foto Matteo Savatteri)


LA CERAMICA ARTISTICA SQUILLACESE
La storia della ceramica squillacese è intimamente legata alla fondazione della città ( Skilletion ) avvenuta verso il VII secolo a.C. ad opera dei colonizzatori greci, nel periodo della Magna Grecia.  Furono proprio questi a portare nella cittadina l’arte che, secondo alcuni autori, trarrebbe origine dai famosi ceramisti di Samo. E’ possibile ammirare le manifatture squillacesi , comprendente ceramiche antiche , presso alcune collezioni private e nei principali musei ed Istituti specializzati italiani e mondiali : Museo di Capodimonte di Napoli, Museo Duca di Martina alla Villa Floridiana di Napoli , Istituto Statale d’Arte di Napoli , Museo civico di Rovereto, Collezione Arcoleo di Palermo, Victoria and Albert Museum di Londra , British Museum di Londra, Rohsska Konstslojmuseet di Goteborg, Metropolitan Museum of art di New York , Musee du petit palais di Parigi , Museo int. delle ceramiche di Faenza, Farmacia Bucarelli di Vibo Valentia, Collezione privata di Roma, Museo della ceramica di Sevres, Centro culturale del Folklore e delle tradizioni popolari di Squillace.

 

Lavorazione della ceramica (Foto Giuseppe Rotta)

 

Lavorazione della ceramica (Foto Giuseppe Rotta)

 

Lavorazione della ceramica (Foto Giuseppe Rotta)

 

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