congresso nazionale uif 2016 - UIF Unione Italiana Fotoamatori

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congresso nazionale uif 2016

                                 

                                                                         Comune di Chiaravalle
27° Congresso Nazionale
Unione Italiana Fotoamatori
Tema:"Torna la pellicola.E con essa anche i giovani ?"
 Il 27° Congresso Nazionale dell’Unione Italiana Fotoamatori si svolgerà nelle Marche,
con base logistica a Chiaravalle-Jesi (AN)  dal 21 al  25 Aprile 2016  
presso Jesi Hotel Federico II****


          PROGRAMMA

 
Giovedì 21 aprile
In mattinata       Arrivo in albergo, registrazione,  sistemazione in camera
Ore 13,30          Pranzo in Hotel
Ore 15 30          Iscrizione al congresso
Ore 16,30          Assemblea  dei soci 1° convocazione
Ore 17,30          Partenza in pullman per la città di Chiaravalle. Saluto delle autorità
Ore 18,00          Inaugurazione mostra fotografica a cura dell’Associazione Gruppo
                        Fotografico Manifattura Tabacchi sita in Chiaravalle (AN)  
Ore 18,30          Visita guidata all’Abazia cistercense di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle - Visita alla casa natale di Maria Montessori
Ore 20,00          Cena in Hotel
Ore 21,30          Lettura portfolio
                              
 
Venerdì  22  aprile
Ore 7,30           Prima colazione
Ore 8,00          Partenza in pullman per Urbino
Ore 9,30          Visita  guidata al Palazzo Ducale
Ore 13,00        Pranzo in ristorante a Urbino, pomeriggio libero, passeggiata per il centro storico.
Ore 17,30        Rientro  in Hotel
Ore 20,00        Cena in Hotel
Ore 21,30        Proiezione audiovisivi curata dai soci UIF

 
Sabato  23  aprile
Ore 7,30          Prima colazione
Ore 8,00          Partenza in pullman
Ore 9,30          Visita  guidata al Complesso Ipogeo delle Grotte di Frasassi nel comune di Genga;
Ore 11,00        Visita guidata all’Abazia di San Vittore alla Chiuse nel comune di Genga;
Ore 13,30        Rientro e pranzo in Hotel
Ore 16,30        Assemblea 2° convocazione
                      Presentazione dei candidati,  relazione sul tema congressuale,nomina della  commissione elettorale
Ore 16,30        Per gli accompagnatori: partenza con pullman navetta
                      Visita guidata di Jesi, città natale di Federico II° di Svevia
Ore 18,30        Votazioni per rinnovo Consiglio Direttivo
Ore 20,00        Proclamazione degli eletti
Ore 20,30        Cena in Hotel
Ore 21,30        Proiezione audiovisivi a cura dell’Associazione Gruppo Fotografico
                      Manifattura Tabacchi Chiaravalle

Domenica  24   aprile
Ore 7,30         Prima colazione
Ore 8,00         Partenza in pullman   per la Città di Loreto
Ore 9,00         Visita al Santuario della Santa Casa di Loreto
                      Ingresso dalla porta santa Possibilità della Santa Messa . Partenza per Recanati e visita
                     al colle dell’Infinito dove il poeta Leopardi ha scritto la famosa poesia.
Ore 13,30       Rientro e pranzo in Hotel
Ore 15,30       Riunione nuovo consiglio direttivo
Ore 15,30       Ore libere per congressisti e accompagnatori
Ore 18,00       Presentazioni statistiche, premiazioni e consegna onorificenze UIF  
Ore 20,30       Cena di Gala

Lunedì  25  aprile
Ore 7,30         Prima colazione  
                     Partenza dei congressisti

In caso di maltempo, o altri imprevisti, il programma potrebbe subire delle modifiche.



QUOTE PARTECIPAZIONE

-   Pacchetto completo (4 giorni   4 notti ) in camera doppia compreso : escursioni     e biglietti di ingresso al Palazzo Ducali di Urbino e alle grotte di Frasassi, pranzo a Urbino presso il ristorante “La terrazza del Duca” borgo medioevale, quota supplemento cena di gala, utilizzo piscina e palestra gratuitamente per congressisti e accompagnatori,

servizi come da programma,                                            € 380,00
-  iscrizione al congresso                                                   € 15,00         ( solo per i soci UIF)
-  supplemento camera singola                                        € 25,00
-  cena di gala                                                € 35,00 (per chi non usufruisce del pacchetto)
-  riduzione bambini:  fino a 7 anni 100%  da 7 a 12   30%
-  pranzi o cene ( esclusa cena di gala)  in hotel per gli ospiti che partecipano al
 congresso, ma che non pernottano                              € 20,00      
-  Sala azzurra per le riunioni  a disposizione gratuita per tutta la durata del congresso
-  Auditorium a disposizione gratuitamente per l’assemblea e per le proiezioni
 dopo le ore 21,00 per tutta la durata del congresso
- Sconto del 10% centro benessere per i congressisti e accompagnatori


MODALITA’ di PAGAMENTO
per le persone che pernottano in albergo :

- 100 euro (acconto) (+25 euro per eventuale supplemento camera singola), entro il 15 Marzo 2016, versati tramite bonifico bancario intestato a : ZEPPONI TOURS S.n.c. BANCA DELLE MARCHE – FILIALE DI CHIARAVALLE (AN)
Iban: IT38Z0605537321000000007393
Causale: Congresso Naz.UIF - Prenotazione - Nome e Cognome del prenotante
- 180 euro (saldo) (+75 euro per eventuale supplemento camera singola), entro il 13 Aprile 2016, versati tramite bonifico bancario di cui sopra.

NOTA: Per le disdette effettuate entro il giorno 11/04/2016 l’acconto versato verrà interamente rimborsato. Se invece la disdetta sarà effettuata successivamente alla data del 11/04/2016 verrà trattenuta dal’Hotel soltanto una penale di 70 euro (settanta euro) pari all’importo per un giorno e una notte
- 100 euro verranno riscossi direttamente dall’organizzazione UIF, all’arrivo in hotel di ciascun partecipante.

PRENOTAZIONI
Le prenotazioni andranno fatte esclusivamente tramite la Segreteria Nazionale - Pino Romeo tel. 0965.592122 – 340.6678925 Email : pinoromeorc@gmail.com  e devono pervenire entro il 15 marzo 2016. Allo scopo di evitare malintesi, la scheda di prenotazione con la copia del bonifico, sia dell’acconto che del saldo, devono essere inviate anche per conoscenza a :
                                      - amministrazione@zepponitours.it
- Medici Fabio   famed@mail.com  
e  Responsabile congressi giordano.nino1934@ libero.it
Le prenotazioni delle camere terranno conto della data ed ora di arrivo delle relative schede di iscrizione accompagnate dalla ricevuta di pagamento acconto.
NOTA: Le attività congressuali e ristorazione (prima colazione, pranzo e cena) si svolgeranno presso l’Hotel Jesi Federico II. I soci saranno alloggiati nelle strutture dell’Hotel anzidetto .
Chi non pernotta verserà direttamente all’organizzazione quanto dovuto.


AUDIOVISIVI

I Circoli ed i Soci UIF interessati alla proiezione degli audiovisivi dovranno inviare i video per email al web-master  Matteo Savatteri (msavatteri@libero.it  oppure  msavatteri@gmail.com ). Per quanto riguarda le proiezioni, come da programma la serata di giovedì 22 è riservata ai video dei soci UIF mentre la serata di venerdì 23 è per i video dei soci del Gruppo fotografico Manifattura tabacchi di Chiavalle organizzatore del congresso. Ogni socio UIF può inviare non più di DUE audiovisivi  della durata di ciascun video non oltre i 6 minuti e dovranno avere prima dei titoli di testa il logo UIF. Compatibilmente con il numero dei video che saranno presentati , nella serara di proiezione riservata ai soci UIF,saranno proiettati entrambi i video oppure uno soltanto.


SCARICA LA SCHEDA PER LA PRENOTAZIONE AL CONGRESSO


Come arrivare a Jesi (AN)

In Aereo

Aeroporto di Ancona /Falconara
L’aeroporto Ancona /Falconara dista circa 14 km dall’Hotel

In treno

Da Roma direzione Ancona - Falconara fermata stazione di Jesi dalla stazione all’Hotel circa 3km
Da Pescara direzione Bologna cambio stazione di Falconara coincidenza per Roma fermata stazione di Jesi all’Hotel circa 3km
Da Bologna direzione Pescara cambio stazione di Falconara coincidenza per Roma
Fermata stazione di Jesi all’Hotel circa 3km
Possibilità dalla stazione di Falconara di proseguire in pullman di linea direzione Jesi
I pullman hanno una buona frequenza   con fermata presso l’Hotel

In auto

Da Bologna Autostrada A14 uscita Ancona Nord direzione Chiaravalle per circa 2 km  -  oltrepassato il centro abitato proseguire in direzione Jesi per circa 12km
L’Hotel rimane in prossimità del centro abitato
Autostrada A14 da Pescara uscita Ancona Nord (vedi sopra)
Dall’Umbria superstrada Fabriano Ancona uscita Jesi est seguire le indicazioni per l’Hotel  

 
Convocazione Assemblea Generale, in sessione ordinaria dei Soci UIF
 
L’Assemblea generale dei Soci è convocata, in sessione ordi­naria ed in prima Convocazione, giovedì 21 aprile 2016 alle ore 16.30, presso l’hotel “Federico II” di Iesi (AN) nell’ambito del 27° Congresso Nazionale.
 
Ordine del Giorno:
 
- Relazione del Presidente e del Segretario Nazionale.
 
- Relazioni sul tema del Congresso Torna la pellicola. E con essa anche i giovani ? “
 
- Rendiconto consuntivo Bilancio dell’Esercizio 2015; appro­vazione Bilancio 2015.
 
- Varie ed eventuali.
 
L’assemblea dei Soci è inoltre convocata, in sessione ordina­ria e Seconda Convocazione, sabato 23 aprile 2016, alle ore 16.30, presso l’hotel “Federico II” di Iesi (AN).
 
                                                                           Il Presidente – Nino Bellia

 
Quest’anno il Congresso nazionale, che si svolgerà a Iesi (AN), dal 21 al 25 aprile prossimi, oltre che ad offrirci la solita occasione per incontrare altri soci, socie e familiari,  provenienti da varie parti d’Italia, ci da anche la possibilità di partecipare alla votazione per rinnovare le maggiori cariche che dovranno guidare l’Unione Italiana Fotoamatori nel triennio 2016-2018. Infatti nel corso del Congresso si dovranno eleggere: il Consiglio Direttivo Nazionale (composto da 15 membri, che, a loro volta, eleggeranno il Presidente Nazionale) il Collegio dei Probiviri (composto da tre membri effettivi più un supplente) ed il Collegio dei Sindaci Revisori (composto da due membri effettivi più un supplente). Ricordo che, a cascata, come previsto dallo Statuto UIF, oltre le suddette cariche decadono tutte le altre fino ad arrivare ai delegati di zona. Nelle vesti di Presidente Nazionale uscente vi inoltro la convocazione all’assemblea generale dei soci con l’auspicio di poterci incontrare ed abbracciare numerosi, per la prima volta, in terra marchigiana.(Nino Bellia)

 
Stralcio “STATUTO Unione Italiana Fotoamatori”
 
Art. 16 - L’Assemblea dei soci elegge ogni tre anni: · il Consiglio Direttivo, composto da quindici membri; · il Collegio dei Sindaci, composto da due membri più uno supplente. · il Collegio dei Probiviri, costituito da tre membri più un supplente. Le regole secondo le quali l’Assemblea dei Soci perviene alla elezione del C.D.N. sono descritte nell’apposito regolamento.
 
Art. 17 - Il Consiglio Direttivo Nazionale é formato dal Presidente Nazionale, da due Vice Presidenti, di cui uno Vicario, dal Segretario Nazionale, dall’Economo, e dai Consiglieri. Tali cariche vengono assegnate per votazione interna al Consiglio Direttivo Nazionale e la loro durata coincide con quella del C.D.N., ovvero tre (3) anni. Le cariche sono rieleggibili. Le cariche del Consiglio Direttivo, a partire dalle elezioni del 2013, non possono essere mantenute per più di n. 3 mandati consecutivi.
 
Art. 36 - I Dirigenti UIF, a tutti i livelli, non possono assumere cariche dirigenziali in seno ad altre strutture similari, fatte salve le eccezioni opportunamente valutate dal Consiglio Direttivo Nazionale.
 
Stralcio Regolamento delle Modalità  delle Elezioni del Consiglio Direttivo Nazionale e  Collegio  Probiviri
 
Art. 3- Poiché la lista dei candidati viene individuata sulla base dell'appartenenza alla U.I.F. nell'anno precedente,candidati saranno verificati e confermati come eleggibili solo se avranno rinnovato l'associazione alla U.I.F entro il 31 gennaio dell'anno di svolgimento della tornata elettorale.
 
 
Art. 12. Collegio dei Probiviri - 1 candidati a tale organismo sono riportati nelle schede elettorali in riquadro distinto da quello dei candidati al CDN, in maniera indistinta rispetto alla propria area elettorale di appartenenza. Possono candidarsi anche persone eleggibili al CDN, ma non potranno essere contestualmente elette in ambedue gli organismi. Pertanto qualora un candidato risultasse eletto in ambedue gli organismi, dovrà esprimere la sua preferenza in quale organismo desidera entrare a far parte.
SOCI CHE RICEVERANNO LE BENEMERENZE UIF
 B.F.A.
          Anno 2015
M.F.O.- B.F.C.
Anno 2015
 
B.F.A.****
 D’eramo Umberto
 Durano Carlo
 Magini Azelio
 Oliveri Bruno
 B.F.A.***
 Cavaliere Marco
 Rossi Marco
 B.F.A.**
 Anselmo Maurizio
 Biglino Gloriano
 Caliari Renzo
 Colapinto Nicola
 Ferreti Fabio
 Francini Ernesto
 Galvagno Valentina
 Guglielmo Salvatore
 Loviglio Maurizio
 Ranise Adolfo
 Rinaldi Mario
 Robiglio Massimo
 Russo Michele
 Sarrocco Giovanni
 B.F.A.*
 Alderighi Massimo
 Amadeo Silvia
 Bernini Michela
 Ceccarelli Sandra
 Cioni Luigi
 Coniglio Maria Pia
 Curti Luigi
 Di Menna Paolo
 Duranti Gian Piero
 Falco Giuseppe
 Ferretti Michele
 Ferro Mirko
 Ingrassia Filippo
 Maurizio Alfonso
 Mazzola Renzo
 Revello Giovanni Maria
 Scannella Roberto
 Vitale Pasquale
 

M.F.O.
Berteina Loredana
Bogetti Ada
Camiscioli Prometeo
Ceccarelli Sandra
Figini Ennio
Medici Fabio
Pedrotti Fabio



B.F.C***
 
Associazione Fotografica Fornacette
Fornacette (PI)
 
B.F.C.**
 
Circolo Fotografico Espera
Roccavione (CN)
 
Fotocineclub Sanbenedettese
San Benedetto del Tronto (AP)
 
Ass. Fotografica Elvira Puorto
Caiazzo (CE)
 
B.F.C.*
 
Gruppo Fotografico Maiapeligna
Sulmona (AQ)
 
Circolo Fotografico L’Occhio
Galatone (LE)
 
Associazione Foto Luzzi
Luzzi (CS)

Circolo Fotografico Immagine
Palermo
 

JESI
Jesi è un comune italiano di 40 325 abitanti della provincia di Ancona, nelle Marche. Posizionato lungo il medio corso del fiume Esino, è il centro più importante dell'intera Vallesina, un bacino demografico di 120 000 abitanti circa. Insieme ai Castelli di Jesi fa parte di un'area di circa 93 000 abitanti. È una città di antiche e importanti tradizioni industriali che le sono valse, sin dalla fine dell'Ottocento, l'appellativo di "Milano delle Marche". A testimonianza del suo glorioso passato storico, che nel XII secolo l'ha vista anche piccola capitale della Respublica Aesina, conserva un centro storico con interessanti monumenti, ancora circondato da una cinta muraria del XV secolo pressoché intatta. Sin dall'epoca medievale è uno dei centri più importanti e attivi della regione. È la terza maggiore città della provincia di Ancona dopo il capoluogo e Senigallia.
 
L’Hotel Federico II, così intitolato in onore del grande imperatore del Medioevo nato a Jesi nel XII secolo, è sicuramente il più importante complesso alberghiero di tutte le Marche. Immerso nel verde di oltre 22.000 metri quadrati di parco privato dista solo 4 km dal centro storico della città di Jesi. La sua posizione strategica permette di raggiungere in soli 10 minuti il casello di Ancona Nord, in 10 minuti l’aeroporto di Falconara, in 15 minuti il mare e in 20 minuti il centro storico di Ancona. Offre Camere, Suite e Appartamenti dotati dei più moderni confort 4 stelle, con possibilità di scegliere tra le intramontabili Business anni 80, le eleganti Classic e le modernissime e nuovissime Superior. La connessione internet Wi-Fi gratuita e l’alta tecnologia dei servizi offerti sono disponibili in tutto l’hotel. Al suo interno sorge uno dei più ampi e funzionali Centro Congressi delle Marche e sicuramente uno dei più estesi di tutto il centro Italia. Ben 9 sale polifunzionali modulabili con una capienza complessiva di oltre 1000 posti. Mens sana in corpore sano è la conquista del Wellness Federico II. Gli oltre 350 metri quadri di Spa accolgono, tepidarium, bagno turco, sudarium romano, sauna finlandese, vasca idromassaggio e molto altro ancora... In più una vasta selezione di trattamenti è la ricetta per un perfetto equilibrio fisico e mentale. Al suo interno per i più sportivi l’hotel mette a disposizione un Piscina Coperta semiolimpionica riscaldata e una attrezzatissima Palestra. Durante l’estate un’ampia Piscina all’apertopermette di trasformare la giornata in perfetto relax. Fiore all’occhiello dell’hotel è sicuramente il Lounge Restaurant “La Rotonda”, in un ambiente unico si potranno degustare i piatti della vera tradizione marchigiana e i più raffinati piatti della cucina internazionale. Un frizzante American Bar, la Sala Breakfast, Il Biliardo e innumerevoli spazi attrezzati all’aperto completano i servizi dell’Hotel Federico II.  Un vero e proprio Resort! Inizia subito a scoprire l'Hotel »

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Escursioni

Chiaravalle

L'abbazia di Santa Maria in Castagnola è un complesso abbaziale situato a Chiaravalle, in provincia di Ancona. Fondata nel XII secolo, rappresenta un pregevole capitolo dell'architettura romanica in Italia, ma di tile Gotico nell'interno. Di vitale importanza, nei secoli addietro, per la cittadina di Chiaravalle, praticamente nata attorno e grazie a questo luogo, dal 1985 è priva di funzione monastica e attualmente, resa sede parrocchiale, è retta dalla diocesi di Senigallia. L'architettura della chiesa rispecchia le caratteristiche tipiche degli edifici cistercensi, soprattutto all'interno. A parte questo, comunque, l'abbazia rimane un notevole esempio di architettura romanica, con numerosi richiami al gotico italiano. Esternamente, l'abbazia si presenta completamente realizzata in mattoni, senza utilizzo, a parte alcuni particolari, di elementi in pietra. La facciata, molto larga e bassa, è divisa in tre ordini principali: il più basso è occupato da un porticato con massicci pilastri in laterizio, le cui arcate sono chiuse da cancellate in ferro. Il portico è coperto da un semplice tetto a spiovente. Il secondo ordine, centrale, è occupato dal grande rosone circolare, già caratteristica dell'architettura gotica. Un cornicione decorato ad archetti in cotto separa la fascia con il rosone dall'ultimo ordine, costituito da un grande timpano triangolare con bifora al centro. La bifora, inoltre, sormonta parte della cornice del timpano, interrompendola in quel punto. Sul lato destro della chiesa è posto il chiostro dell'abbazia, sempre in laterizio ma di fattura però posteriore. L'ambiente, quadrato, è costituito come da tradizione da un corridoio ad anello che circonda un piazzale centrale e i due sono separati da un colonnato. In questo caso, il colonnato consiste in una serie di arcate a tutto sesto su pilastri di una variazione stilizzata dell'ordine dorico. Il camminamento porticato è coperto internamente da una serie di volte a crociera. Da chiostro, ovviamente, si può vedere il lato destro della chiesa, ritmato come quello sinistro da contrafforti e monofore. Internamente, la chiesa è impostata su una pianta a croce latina a tre navate, una centrale più larga e alta e due laterali minori. L'aspetto e l'impostazione generale degli alzati rispecchia fedelmente i caratteri dell'architettura romanica, con già presenti, però, dettagli di gusto gotico. Partendo dalla base della navata centrale, si ha una serie di pilastri a fascio dai quali si dipartono gli archi a sesto acuto che ritmano il colonnato divisorio con le navate laterali. Più in alto, i pilastri si dividono ulteriormente: il corpo centrale si piega e forma un grande arcone, nuovamente a sesto acuto, mentre i fasci laterali si trasformano in sottili ghiere che diventano i costoloni delle volte a crociera di copertura. La serie ritmata di arconi e volte a crociera copre così l'intera navata centrale. Nel cleristorio, infine, sono aperte delle monofore che illuminano l'interno.

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Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi sono una delle attrazioni più belle di tutto il territorio italiano.Considerate il più grande complesso ipogeo in Europa le Grotte di Frasassi di caratterizzano per un insieme di percorsi sotterranei della lunghezza di circa 30 km, suddivisi in 8 livelli geologici differenti.Note per le stalattiti e le stalagmiti, concentrazioni calcaree secolari, dalle più differenti forme, le Grotte di Frasassi sono una meta ambita per tutti gli amanti di speleologia e gli appassionati di natura.Le grotte sono aperte al pubblico solo per 1,5 dei 30km complessivi, all’interno, la temperatura non supera mai i 14°C.Le Grotte di Frasassi sono gestite dal Consorzio Frasassi, istituito nel 1972 dalla collaborazione tra la provincia di Ancona ed il Comune di Genga, lo scopo è quello di salvaguardare e valorizzare questo sito naturalistico.E’ possibile visitare le grotte scegliendo tra vari percorsi, diversi per durata e difficoltà. Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano nel territorio del comune di Genga, in provincia di Ancona. Il complesso delle grotte ricade all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Il complesso è formato da una serie di grotte di cui la prima, visitabile dall'attuale ingresso, è l'Abisso Ancona, enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m ed un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre 2 milioni di m3 di volume) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano.Dal 1972 è sotto la tutela del Consorzio Frasassi, costituito dal comune di Genga e dalla Provincia di Ancona, con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica. Dal 1º settembre 1974 parte delle grotte è aperta al pubblico, divenendo nel tempo una delle maggiori attrazioni turistiche delle Marche; si è stimato che da allora oltre 12 milioni di persone le abbiano visitate

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Loreto

"La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità" (Giovanni Paolo lI). Il Santuario di Loreto conserva infatti, secondo un'antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa nazaretana della Madonna. La dimora terrena di Maria a Nazaret era costituita da due parti: da una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazaret, e da una camera in muratura antistante, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta (vedi fig. 2). Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate "per ministero angelico", prima in Illiria (a Tersatto, nell'odierna Croazia) e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294). Oggi, in base a nuove indicazioni documentali, ai risultati degli scavi archeologici a Nazaret e nel sottosuolo della Santa Casa (1962-65) e a studi filologici e iconografici, si va sempre più confermando l'ipotesi secondo cui le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull'Epiro. Infatti, un documento del settembre 1294, scoperto di recente, attesta che Niceforo Angeli, despota dell'Epiro, nel dare la propria figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, quartogenito di Carlo II d'Angiò, re di Napoli, trasmise a lui una serie di beni dotali, fra i quali compaiono con spiccata evidenza: "le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio". Murate tra le pietre della Santa Casa sono state trovate cinque croci di stoffa rossa di crociati o, più probabilmente, di cavalieri di un ordine militare che nel medioevo difendevano i luoghi santi e le reliquie. Vi sono stati trovati anche alcuni resti di un uovo di struzzo, il quale subito richiama la Palestina e una simbologia riferentesi al mistero dell'Incarnazione. La Santa Casa inoltre, per la sua struttura e per il materiale in pietra non reperibile in zona, è un manufatto estraneo alla cultura e agli usi edilizi marchigiani. D'altra parte i raffronti tecnici della Santa Casa con la Grotta di Nazaret hanno messo in luce la coesistenza e la contiguità delle due parti (vedi fig. 2). A conferma della tradizione è di grande importanza un recente studio sul modo in cui sono lavorate le pietre, cioè secondo l'uso dei Nabatei, diffuso nella Galilea ai tempi di Gesù (vedi fig. 1). Di grande interesse risultano anche numerosi graffiti incisi sulle pietre della Santa Casa, giudicati dagli esperti di chiara origine giudeo-cristiana e assai simili a quelli riscontrati a Nazaret (vedi fig. 3). La Santa Casa, nel suo nucleo originario è costituita solo da tre pareti perché la parte orientale, ove sorge l'altare, era aperta verso la Grotta (vedi fig. 2). Le tre pareti originarie - senza fondamenta proprie e poggianti su un'antica via - si innalzano da terra per tre metri appena. Il materiale sovrastante, costituito da mattoni locali, è stato aggiunto in seguito, compresa la volta (1536), per rendere l'ambiente più adatto al culto. Il rivestimento marmoreo, che avvolge le pareti della Santa Casa, fu voluto da Giulio II e fu realizzato su disegno del Bramante (1507 c). da rinomati artisti del Rinascimento italiano. La statua della Vergine col Bambino, in legno di cedro del Libano, sostituisce quella del sec. XIV, distrutta da un incendio nel 1921. Grandi artisti si sono succeduti lungo i secoli per abbellire il Santuario la cui fama si è diffusa rapidamente in tutto il mondo divenendo meta privilegiata di milioni di pellegrini. L'insigne reliquia della Santa Casa di Maria è per il pellegrino occasione e invito per meditare gli alti messaggi teologici e spirituali legati al mistero dell'Incarnazione e all'annuncio della Salvezza.
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Urbino
Il Palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, uomo d’arme e raffinato umanista, venne costruito nel corso del XV secolo. Il Palazzo Ducale è il simbolo fisico dello Stato rinascimentale, non più un castello ancorato ai vecchi principi militari di difesa-offesa, ma un palazzo aperto alla circolazione degli uomini e delle idee. E’ un edificio dalle strutture solidissime, di armoniosa snellezza nelle forme esterne, di razionale funzionalità nella sistemazione interna; una città in forma di palazzo che divenne ben presto sede elettiva di un nuovo modello di civiltà, come si deduce dalle mirabili pagine del “Cortegiano” di Baldassar Castiglione. Fra gli architetti che ebbero il merito di rendere l’edificio uno dei palazzi più eccelsi dell’epoca rinascimentale ricordiamo: Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. Al Laurana sono da attribuire le opere di maggior ingegno nel Palazzo: i Torricini, il Cortile d’Onore, il Salone del Trono, lo studio del Duca e la Biblioteca. L’artista-architetto-ingegnere Francesco di Giorgio Martini si occupò dell’ultimazione delle parti incomplete del palazzo nonchè dell’ideazione del complesso impianto idrico. Nel corso del XVI secolo, con il passaggio del Ducato alla dinastia Della Rovere, il palazzo subì nuovi ampliamenti e modifiche, con l’aggiunta del secondo piano nobile, il cosiddetto “Appartamento roveresco”. A partire dalla devoluzione del ducato alla Santa Sede, nel 1631, il palazzo dovette subire un lento processo di spoliazione e degrado durato per secoli. Nel 1912 all’interno del Palazzo è stata allestita la Galleria Nazionale delle Marche che occupa circa 80 sale tra primo ed il secondo piano del Palazzo Ducale. Vi sono esposti dipinti, affreschi, sculture, mobili, arazzi, disegni e incisioni: tutte opere realizzate tra il Trecento e il Seicento.
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